giovedì 2 giugno 2016

2 GIUGNO REPUBBLICA E RIFLESSIONI







avevo quasi 18 anni quando è stata proclamata la repubblica
venivo da una guerra stressante odiosa povera di ideali
ero stata staffetta partigiana con il soprannome di Lola il mio soprannome e ardevo di voglia di vivere e di ballare
il boogie woogie e di fare allegria e innamorarmi e di finalmente
potermi comprare un paio di calze di naylon quelle americane
con la riga dietro e poter mangiare un gelato alla panna e il pane
bianco: un sogno davvero!
eravamo giovani pieni di ideali e di progetti
eravamo la forza dell'Italia devastata piena di rovine dei bombardamenti
ho visto morire gente tranciata da mitragliate
ho visto cose orribili dai tedeschi in fuga
e da repubblichini di Salò impazziti
ma ora c'era da ricostruire ed eravamo ancora innocenti
non sapevamo nulla della vita tranquilla
ma attraverso il caos
vedevamo orizzonti felici - perfetti - unici
eravamo giovani ed entusiasti
vorrei avere ancora un poco di quell'entusiasmo di allora
forse
penserei meno
mi incavolerei meno
non sapevo allora che oltre alla pace benedetta
sarebbe arrivata tanta ignoranza tecnologica
che ha divorato la poesia dello scritto romantico
e la lettura intelligente
non potevo immaginare che al posto delle bambole o di un trenino
le bimbe e i bimbi avrebbero avuto un tablet 
con cui giocare annoiati,
probabilmente sono vecchia e brontolona
ma di fronte alla tecno inorridisco
perchè viene tolta la poesia e la fantasia che i giochi semplici di allora davano stimolando la mente
si leggeva sulla carta
si scriveva sulla carta
si disegnava sulla carta
ora
basta un freddo schermo anonimo
a collegarti con tutto il mondo 
non c'è più quel calore umano degli amici in carne ed ossa
a confortarti
ora c'è la rete fredda e impassibile che tratta i sentimnti d'amore e di amicizia come una 
obsoleta cosa
ma si è tutti collegati, si è tutti uniti, tutti amici
ma amici di chi?
HELP!
lolita