venerdì 10 febbraio 2012

ritratto

piccolo, grassoccio con voce leggera dal tono lento e monotono questo giovane mi stava di fronte e mi spiegava le ragioni di quello che stava proponendo.
mai una figura così mi aveva colpito in questi ultimi tempi.
pensavo che i giovani fossero svelti, dinamici, delle schegge nel parlare, nel muoversi e nel proporre.
ma questo maldestro e sprovveduto esemplare da ficcare dietro un banco di prima elementare, ma che dico! seduto a un banchetto dell'asilo! elencava con tono lento, uniforme e incerto le proposte di una assicurazione...
già di per sé le assicurazioni non ispirano molto, figurarsi se il rappresentante è un imbranato!
lo guardavo con infinita pazienza, cosa insolita per il mio carattere, e mentre parlava mi facevo un quadro della sua esistenza:
lenta, omogenea, senza sbalzi, con una visione del futuro lenta, omogenea, senza sbalzi.
all'improvviso gli ho chiesto: che studi hai fatto?
e lui gioioso e felice: ah,no! io di studiare manco per sogno!
quello fu l'unico momento in cui vidi muoversi qualcosa dentro di lui: un attimo di forza e di vitalità.
lolita