eravamo felici quell'estate nella villa al mare di zia Bebé;
il mare era lucido e guizzante di un azzurro svuotato dalla luce del sole;
lontane barche a vela sforavano l'orizzonte bianco di luce; una sorta di magia era nell'aria e noi piccoli rampanti intenti a scorazzare negli ampi declivi dei prati verdi e ben curati a caccia di qualcosa che ci facesse fremere di eccitante avventura; la zia bella, morbida e solare ascoltava sdraiata sulla poltrona di vimini per l'ennesima volta il racconto di Cesare il giardiniere, un vecchio brontolone ma unico per amore verso le piante e paziente con noi bambini, la storia della sua preziosa zappa: " vede signora, iniziava, la mia zappetta è sempre nuova, perfetta: un anno le cambio il manico, un altro anno
la lama, ma come vede è sempre nuova come appena comprata,,,"e la zia diceva di si' che lo sapeva che era perfetta la sua zappa, nascondendo uno sbadiglio e un mezzo sorriso.. bisognava pur sempre ascoltarlo il vecchio Cesare che teneva in ordine tutte le piante dell'immenso parco... e poi dava un'occhiata verso di noi che malvagiamente alle spalle del giardiniere facevamo le smorfie trattenendo a stento le risate...
eravamo felici allora e inconsapevoli che la vita ci avrebbe poi travolto con le sue storie e i suoi fatti ma allora non lo sapevamo e il futuro era una cosa che per noi bambini non esisteva: esisteva solo il presente pieno di gioia, incastonati nella purezza di quell'estate felice luminosa, al mare, nei prati,
a pranzo e cena con la deliziosa zia che ci lasciava fare i piccoli selvaggi, ridendo delle nostre performances, divertendosi a raccogliere erbe e fiori sotto l'ala di Cesare; qualche volte cantava una strana canzone che poi avremmo capito che era d'amore... ma allora non sapevamo che sotto il sorriso della zia, si celava un tormento d'amore infinito.
lolita
venerdì 28 febbraio 2014
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