domenica 14 febbraio 2010

UNA ZIA SPECIALISSIMA cap.1

mio zio Giacono Venturi, quando era a Mosca nel 1912 nel corpo diplomatico italiano accreditato alla corte dello czar, conobbe una bellissima donna di nome Wladislava Petrovna, dama di compagnia della czarina, dal volto simile all'attrice Tzatza Gabor, zigomi alti, occhi blu scintillanti, capelli biondi, alta, flessuosa, sorridente e maliziosa ma sopratutto donna di una classe suprema e di una eleganza unica* mio zio si innamorò e tosto se la sposò* quando allo scoppio della rivoluzione russa del 1917 rientrava in patria e presentò la bellissima e affascianante signora a mia madre e alle mie zie, scoppiò una rivoluzione italiana, anzi genovese! ma come, una signora così con i capelli ossigenati e pure divorziata e di stampo russo, insomma non la sopportavano affatto e cercavano invidiose perchè per classe cultura eleganza le batteva tutte, di screditarla in tutti i modi* ma lei l'orso russo che tace e guarda, aspettava e non faceva una grinza, felice di abitare con suo marito a Milano e Venezia dove aveva una bellissima villa vicino al Casinò, lontano dalle pettegole e invidiosissime cognate* quando mio padre si trasferì per carriera da Genova a Milano la conobbi proprio in quella città* ero una ragazzina di otto anni e la frequentai tantissimo fino a quando morì* molte le lezioni di vita e di cultura che imparai da lei* mi ricordo la sua casa di via Adelaide Ristori a Milano, una palazzina di quattro piani abitata da una comunità russa che spesso si riuniva o dalla zia o da loro* i loro ricevimenti erano pieni di musica, c'erano pianisti e cantanti che si esibivano, ho imparato ad apprezzare il thè e il suo rituale con il samovar* ho conosciuto sua madre la babucia* ho nelle orecchie ancora i suoni delle canzoni nostalgiche come "oci ciornia" occhi neri, che cantavano con le lacrime agli occhi al pensiero della loro Madre Russia lasciata e abbandonata* li' si sentiva l'amore appassionato come solo i russi sanno esprimere, della loro patria lontana, delle loro steppe e della fragranza dei loro fiori...
un mondo romantico e complesso per la nostra concezione mediterranea, ma che mi insegnò molto sul modo di vivere e di giudicare e di pensare* liberò la mia mente e la fece volare con quella gioia un po' barbarica e genuina klassica dei russi che spaccano il bicchiere di vodka appena bevuto dietro la schiena in segno di vittoria* una zia, una esperienza che dura ancora oggi per me*
alla prossima,ok
lolitakorbaciova

UN'AMICA IRRESISTIBILE!! E' MARINA!



ecco come ho passato la domenica sanvalentiniana!
lolita