martedì 24 marzo 2015

TWITTER



credevo che twettando ci fosse un poco di intelligenza..
ma mi accorgo che si parla prevalentemente di sesso
più schifoso e non spiritoso, ne' intelligente e quello che fa più rabbrividire è il contributo femminile che si scatena in scritti
volgari, molto volgari che le svilisce come donne/
poi c'è la classe delle sdolcinature: abominevole
poi ancora quelli che vantano culture e sono i soliti
pressapoco che penso non abbiano manco terminato gli studi superiori, ma debitamente nascosti sparano sciocche balle a gogo'/
poi ancora chi si riempie la bocca di citazioni non sue, ma pescate nel web e debitamente copiate.
ma insomma!
non sanno produrre una loro citazione propria?
sanno solo o criticare o sbeffeggiare e non apportare nulla di concreto
poichè un mezzo di divulgazione come questo sarebbe appropriato
a qualcosa di migliore di apprendimento, oppure di iniziative concrete utili alla società
invece ti devi sorbire leggendo a ritmo serrato
un sacco di spiritosate insulse inutili volgari
che passano per onorevoli cinguettii intelligenti
facessero almeno ridere!!
lolita disgustata

domenica 22 marzo 2015

marosi


mare che ti sfrangi 
polvere di sale bianco verso il cielo
inseguito  dal vento
diventi onde 
marosi
diventi aria
diventi furore
nel cuore del oceano
porti il profumo del viaggio
di questa vita
che mobile e insicura
galleggia 
sulle tue acque inquiete
dove solo un sospiro vive
e si rinnova.
lolita

mio quadro in mostra permanente nell'atelier "I sassi"
di Fiorenzuola d'arda

sabato 21 marzo 2015

al mattino piena di sonno e tappi nelle orecchie


sono piena di sonno
e dormire mi è piacevole perchè sogno ogni cosa che mi piace
è quando mi sveglio che devo disattivare
la TV
il telefono
il cellulare
il citofono
per starmene in pace
senza sentire o vedere le porcherie spaventose di questo mondo

il mio mondo è profumato di lillà e gelsomino
è fatto di musica e di silenzi e di letture
e di due tappi nelle orecchie...

mi è capitato l'alto giorno di rispondere incautamente
al telefono
e a chi mi chiamava
ho risposto che ero morta, morta stecchita, 
stramorta a questo mondo
e che non potevo più dire parola
se non con linea speciale dell' altromondo...
ùè uè uè che cosa non si fa
per stare nu' poco tranquilli!
lolita

martedì 17 marzo 2015

RICORDI





noi quando eravamo piccoli non avevamo bisogno di Internet
a parte che allora non esisteva neppure nel cervello
più sofisticato, penso, avevamo lo stesso fonti di integrazione
cognitiva dalle canzonette che trasmetteva la radio ogni tre per due.
sì, erano le canzonette a darci le notizie, le informazioni le più disparate e noi allievi dagli orecchi attenti imparavamo.
sulla vita e la morte c'era "Maramao perchè sei morto, pane e vin non ti mancava, l'insalata era nell'orto, e una casa avevi tu"
e così poi, sapevamo tutto sui poli nord e sud, dalle disavventure di un pinguino innamorato che rincorso da un padre bestia infuriato
precipitava sul pack... capito, imparavamo che il pack era la lastra gelida di ghiaccio del mare del nord congelato! 
e poi tutto sull'economia:
"se potessi avere mille lire al mese, una mogliettina, una casettina..." era la richiesta di un cittadino al governo che ieri, come oggi, manco ti sente e manco ti guarda occupato in occupazioni troppo importanti per dare retta ad una voce così borghese e modesta di un povero impiegato, il quale non si sa come, dopo un po', forse per una vincita fortunosa alla lotteria della Befana, si faceva vivo con "avevo una casetta piccolina in Canadà, con rose, pipistrelli e fiori di lillà.."ma l'aveva! dunque sfigato era prima e sfigato adesso con la perdita della casetta, ma noi imparavamo che c'era la sfiga, la iattura e imparavamo anche la geografia scoprendo che sul globo terrestre c'era uno stato chiamato Canadà! 
che audio-insegnamento!
non c'erano foto dei cantanti per cui sognavamo bellimbusti e favolose ragazze canterine/ 
guai se avessimo scoperto che:
"ba ba ba baciami bambina sulle labbra piccoline" era quel grassone di Rabagliati e che le canzonette sincopate di cui andavamo pazzi, erano frutto di un miope occhialuto Ernesto Bonino...
ma a parte questo noi ragazzi e ragazze di allora
imparavamo da bravi italiani come sempre,
dalle canzonette, appunto/
lolita 

domenica 15 marzo 2015

amore


l'amore non conosce confini
nel mare
due pesci innamorati si incontrano
in superficie la barca dalla vela rossa
passa veloce sotto la luna
ignorando quanto sentimento
ci sia nel profondo
lolita

giovedì 12 marzo 2015

Mimì la mia bella gattona



Mimì mi guarda stupita, l'immagine è di un mio quadro
valorizzato dal raggio di luce solare che penetra dalle mie
finestre medievali...
lei con Lulù sono i miei migliori amici
io qualche volta non sono all'altezza
del loro amore incondizionato.........

lolita

sirena rossa

la sirena rossa
curiosa
guarda il veliero che viaggia controvento di bolina
nel castello incantato
una ragazza innamorata
aspetta il suo marinaio di ritorno
i pesci bloccano il mare increspandosi
in un'onda viva piena di attese
per fermare 
il mare
le onde
il veliero
la sirena
e lasciare che la ragazza e il suo innamorato fuggano insieme.

lolita

danza dinamica



  •    
  •     fuggono i colori 
  •     su scale magnetiche
  •     suonano tamburi 
  •     orchestre solari
  •     battono il tempo
  •     piedi e mani infinite
  •     su colori che sguizzano
  •     senza ritegno
    • solo
    • la cornice nera trattiene
    • la fuga del tempo
    • perchè lo sguardo
    • possa fermare 
    • la dinamica visione

    • lolita

    AMORE DI LULU'


    avete mai visto una grinta così?
    Lulu' toelettata da leone africano in terrazza fiorita
    il mio grande amore incondizionato
    il mio grandissimo amore di cane evoluto
    lolita

    mercoledì 11 marzo 2015

    ma che bambola!



    costruisco bambole quando non dipingo o scrivo
    è una passione che coltivo da quando ero piccola
    allora ai miei tempi avere un regalo oltre ad essere buoni
    si fa per dire, per Natale si ricevevano regali all'insegna
    dell'economia e della moda di quei tempi.
    per cui Ciccio il bambolotto tanto amato di cartapesta, ma con la testina di porcellana con occhi che si chiudevano, già era un
    giocattolo di mia cugina la terribile e antipatica Andreina che scartandolo, più grande di me, me lo avevano appioppato.
    io l'ho amato subito con quelle manine rosicchiate e la testa un po' a ciondoloni, gli occhietti strabici volonterosi nel guardarmi, a me sembrava così, e ogni benedetto Natale a Genova dove ho passato l'infanzia, me lo si proponeva rivestito con un nuovo grembiulotto, le manine sbocconcellate nascoste in delicati muffole della stessa stoffa del vestitino, i piedi pure sgrattognati calzati di scarpette di lana fatte a ferri, e, grandi Numi!, gli mettevano la cuffia tutta a galle e trine e io impazzivo di gioia genuina a rivederlo nella splendida rivestitura e mi sembrava nuovo, nuovo di pacca, specie quando nel eccesso spendereccio di mia madre avarissima su certe cose transitorie come i giocattoli, gli si cambiava la testa dal aggiustagiocattolaio di turno che dopo trattative infinite accettava il compenso striminzito che usciva dal borsellino materno, e rimetteva una nuova testina con occhi mirabili un'espressione un po' diversa dalla solita, ma non importava nulla a me la ricevente di simile tesoro, proprio nulla tanto ero felice di riaverlo dopo una misteriosa scomparsa prenatalizia...
    che ingenuità, che amore di bambina ero, innocente e credulona che si beveva tutte le fandonie che i grandi raccontavano, ma poi ci ho messo presto a diventare furbina e poi un po' più svelta a scoprire
    le bugie, le meschinità della gente e dei parenti serpenti...
    e ora che dovrei alla mia età diventare ancora bambina, mi mancano solo 13 anni ai 100 anni, mi ritrovo ad essere ancor più viperina di allora, con la voglia di avere ancora giocattoli e mi è facile acquistarli scusa dei miei nipoti, ma per me è ancor più bello e amoroso costruirmi bambole sfacciate e capellute che nella loro bambolesca ironia hanno un quid di straordinario fascino tutto femminile inquietante, assurdo come le voglio: 
    bambole vendicatrici della mia infanzia racchiusa nei salotti chiaccherosi delle zie e piene di dispetti dei cugini, con le merende
    fatte di pane burro e zucchero e tacere se gli altri si ingozzavano di torte... sono tutti morti stecchiti e io col mio paneburrozucchero da orfanella sono ancora qui a raccontarmela ridacchiando e sogghignando, perchè da allora sono diventata un po' più furbina e accorta tanto da fare un contrattino per vivere ancora alla mia maniera alla Maxwell si intende, ironica e irriverente come son divenata, peggio di Cecco Angiolieri!
    lolita

    domenica 8 marzo 2015

    autoritratto



    io non faccio selfie
    mi dipingo
    io e Lulù furbissima
    lolita

    AMORE VERO



    ecco un grande amore
    un ragazzo
    e il pappagallino Ulisse

    MIMOSA E LA LUNA



    come non amare questa immagine romantica?
    oggi 8 marzo
    lolita 

    l'8 maggio del duemilaquindici


    ecco se volete fare un regalo alle donne oggi che è la loro festa, 
    vi consiglio di contattare Taki
    Taki è un piccolissimo uomo
    un amante perfetto amabile duttile
    nascondibile
    un amante tascabile a portata di mano...

    ma se volete qualcosa di speciale e romantico 
    vi consiglio Manolo 
    baciatore professionista che fa impazzire tutte le donne
    al chiar di luna e anche a notte fonda...

    non c'è che da scegliere
    e da provare.

    Donna, cosa si fa per te..
    donna favola splendida...
    ecc.ecc.  
    alla faccia delle signore Mimosa&Company

    lolita

    sabato 7 marzo 2015

    femminismo 2015

    domani è l'8 maggio
    mi nasconderò nelle profonde pieghe della mia casa
    per non assistere alle nefandezze di donne forsennate
    che non hanno capito niente di cosa è il femminismo.
    urlano, si ubriacano, si vulcanizzano a vicenda pensando che facendo casino in un unico giorno tutto si risolva e anche presto.
    forse per loro.
    per me rimane il vago profumo delle delicate mimose
    che una mano gentile di amica mi ha anticipato oggi, insieme a gialle roselline/ un mazzo delicato odoroso sensibile
    una offerta dimostrazione di amicizia che è l'essenziale tra noi donne e uomini compresi, poichè la peggiore disgrazia che ci
    può capitare nella vita è incontrare persone ignoranti, indelicate e volgari, ma sopratutto ignoranti poichè contro la coriacea ignoranza
    non c'è cultura che tenga ma solo separatismo.
    è un'erba amara velenosa l'ignoranza
    ti intossica e bisogna sfuggirne la presenza
    ecco perchè tra le pieghe silenziose e carezzevoli della mia casa
    festeggerò il mio femminismo
    fatto di molte cose gentili ed educate
    ma forti e sicure strutturate su cultura e ricerca continua instancabile
    come il sapere di essere una donna, una vera donna
    che ha portato qualcosa di buono alla società e che ancora ne porta
    con orgoglio e sicurezza.
    lolita

    giovedì 5 marzo 2015

    omaggio spagnolo


    e fu così che Giacinta nacque, già di due anni compiuti
    in un palco del teatro dell'Opera, facendo interrompere
    per dieci minuti la rappresentazione de' "gli Ugonotti" e 
    poi si esibì nel foyer in un flamenco clamoroso tra la folla
    festante. 
    le nacchere gliele fornì suo padre e la scarpe dai 
    tacchi squillanti sua madre che si era subito ripresa dal
    parto improvviso.
    poi tutto riprese tranquillamente in quella cittadina
    spagnola e non se ne parlò più.

    in omaggio a Ramon Gomez de la Serna
    lolita