lunedì 10 ottobre 2011

constatazione

Maria si presentava con quel fare tutto suo di farsi compatire, con gli occhi miopi, pulciosi, schermati da occhiali alla moda preoccupata di apparire afflitta e di far capire alla gente che incontrava che solamente lei portava il peso pesante del mondo.
era una giovane donna, un tipino magro di quella magrezza alla moda, di bassa statura, con capelli biondi mesciati, lunghi quel tanto per poter continuamente spazzarli via con la mano dalla fronte costantemente corrugata.
esprimeva la sua costante disapprovazione su tutto e il giovanotto che le faceva la corte assiduamente, un giorno prese il volo.
la sua rabbia aumentò e, per compensazione, si mise alla ricerca del sostituto.
tirò fuori da un cassetto polveroso un sorriso felice e armata di questo, scese in campo.
trovò un altro giovane piacevole, simpatico e sorridente.
questo non la convinceva: troppo felice.
alla fine anche lui disperato e stanco, la lasciò.
Maria è un'eterna ragazza arrabbiata con se' stessa:
il giorno che si accorgerà di questo e si vorrà bene
tutte le cose cambieranno
non fumerà più come un turco disperato
il suo sguardo sarà sereno tranquillo
e ogni cosa prenderà il suo giusto posto e valore
e capirà che amarsi
è la cosa più importante.
lolita